RADIOFREQUENZA TRIPOLARE

radiofrequenza tripolare

L’energia di radiofrequenza tripolare viene veicolata in maniera precisa e non dolorosa. Riscalda i tessuti sui quali è irradiata in maniera direttamente proporzionale alla loro impedenza. Nel caso del tessuto adiposo, che ha un’alta impedenza, il surriscaldamento è alto, per questo il trattamento di radiofrequenza tripolare può dare ottimi risultati nella riduzione di cellulite e grasso localizzato.

E’ totalmente indolore. L’energia di radiofrequenza viene emessa attraverso tre elettrodi nel tessuto target.

Con la radiofrequenza tripolare è possibile trattare sia corpo che viso. Nel volto e nel collo è utilizzato con successo nel trattare la lassità cutanea per via del suo effetto rassodante.

IL LASER COME SCELTA TERAPEUTICA

Con i laser per il foto-ringiovanimento, il medico ottiene miglioramenti significativi e stabili nei soggetti idonei.

I trattamenti in questione hanno la caratteristica di avere brevi tempi di recupero e un rischio limitato di complicazioni.
I pazienti mostrano un alto livello di soddisfazione.

scelta terapia laser

Nell’immagine sopra si mostra il coefficiente di assorbimento delle luci laser, composte da una sola lunghezza d’onda in relazione alla loro profondità di penetrazione (per definizione i laser hanno una sola lunghezza d’onda, a differenza della luce pulsata caratterizzata da un spettro più ampio). 

Non solo un laser deve essere assorbito dai tessuti bersaglio, ma deve anche giungere alla profondità necessaria per colpirli evitando il totale assorbimento da parte dei tessuti soprastanti.

QUANDO E A CHI È RIVOLTO IL LASER PER IL FOTO-RINGIOVANIMENTO?

SCALA FITZPATRICK/SCALA VON LUSCHAN

SCALA FITZPATRICK/SCALA VON LUSCHAN

I – 1–5 Bianca o molto chiara

II – 6–10 Chiara o europea

III – 11–15 Chiara intermedia o pelle scura europea

IV – 16–21 Scura intermedia o mediterranea o olivastra

V – 22–28 Scura o marrone

VI – 29–36 Molto scura o nera

Naturalmente spetta al medico la decisione di utilizzare questa metodica. Infatti la scelta ricade solo su soggetti con carnagioni non troppo scure (nell’articolo sulla luce pulsata c’è un paragrafo dedicato alla scala Fitzpatrick/Von Luschan che riporto di seguito).

Di base il massimo grado trattabile deve essere di valore compreso tra 1 e 21 della scala Von Luschan, grado da 1 a 4 della scala

Fitzpatrik.

RIDUZIONE DEL GRASSO

L’aumento della temperatura del tessuto adiposo accelera il metabolismo degli adipociti causandone la riduzione volumetrica attraverso un meccanismo di secrezione degli acidi grassi, che vengono poi riassorbiti dal sistema linfatico. Così si ottiene una riduzione di grasso localizzato, circonferenza e cellulite.

RIGENERAZIONE DEL COLLAGENE=MENO RUGHE

Le fibre elastiche della pelle, collagene ed elastina, sono prodotte dai fibroblasti. Dal momento che essi sono surriscaldati si contraggono avvicinandosi tra di loro. Questo processo risulta in un immediata tensione della pelle. In oltre il calore stimola un aumento della produzione di collagene post trattamento. Il risultato è una pelle visibilmente più tesa, giovane e un rimodellamento a lungo termine.

CONTROINDICAZIONI, EFFETTI COLLATERALI, CONSIGLI PRE E POST TRATTAMENTO 

Nelle aree di trattamento la pelle deve essere intatta, senza ferite aperte o croste. Il paziente non deve essersi esposto al sole nella settimana precedente al trattamento e utilizzerà una crema solare ad alto fattore di protezione (possibilmente 50+) per tutta la durata della settimana successiva. È per questo preferibile non effettuare questo tipo di trattamenti nei mesi estivi.Effetti collaterali tipici, anche se rari, sono manifestazioni di reazioni cutanee come: arrossamenti, bruciore, piccole escoriazioni e/o croste, risolvibili nel giro di alcuni giorni.Ci sono alcune categorie di farmaci che non vanno d’accordo con laser e luce pulsata, come per esempio farmaci fotosensibilizzanti, ma non solo. Per una lista più accurata e per ulteriori informazioni puoi scaricare il consenso informato in pdf allegato a questo articolo.

LE LENTIGGINI E ALTRE LESIONI PIGMENTATE

Nel trattamento delle lentiggini e di altre lesioni pigmentate, come spiegato nell’articolo sui cromofori, la luce, che sia laser o IPL (luce pulsata), viene assorbita dal cromoforo marrone prodotto dalla melanina, contenuta nei melanosomi dei melanociti epiteliali e nei cheratinociti.Il melanosoma viene riscaldato fino ad essere distrutto dal raggio laser. Questo pigmento preferisce lunghezze d’onda tra i 600 e i 1100 nm (vedi l’immagine sopra). 

I laser a questo scopo sono:

  • laser a rubino (694nm)
  • alessandrite (750nm)
  • laser a diodi (810nm)
  • Nnd:YAG (1064nm)

Lunghezze d’onda inferiori come laser kpt (532 nm) e laser argon (510 nm) hanno un alto coefficiente di assorbimento sia da emoglobina che da melanina e in determinati casi può trattare entrambi tuttavia non penetrano abbastanza in profondità e quindi sono inadeguati in molti casi.

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE NELLA GESTIONE DEL CALORE

Qui possono entrare in gioco moderne tecnologie che uniscono una determinata intensità con un determinato numero di cicli per secondo, con precisi intervalli di tempo e una durata stabilità per limitare ulteriormente il danno ai tessuti circostanti.

tratt. elos

Un’altra tecnologia interessante che mi preme segnalare è a tecnologia Elōs, che unisce radiofrequenza bipolare e laser. Questo permette di pre-riscaldare i tessuti che compongono la pelle permettendo di ridurre l’intensità del laser per ottenere lo stesso obbiettivo, quello di essere distruttivo per i tessuti bersaglio e salvaguardare tutto il resto.

La tecnologia Elōs, seppur entro certi limiti, permette di trattare anche carnagioni più scure spesso escluse a priori da queste metodiche.

PARAMETRI DEI LASER PER IL FOTO-RINGIOVANIMENTO

Per la scelta dei parametri riprendo parte del discorso fatto sopra, a rischio di essere ridondante ma con finalità di facilitarne di molto la comprensione. I parametri con i quali la macchina laser opera influenzano la sicurezza ed efficacia del trattamento. I principali sono lunghezza d’onda, intensità, durata dell’impulso, superficie dell’erogatore e Hz, quindi quante volte al secondo il dispositivo emette la luce (possiamo dire “spara”).

spettro di luce

IN PRATICA IL COLORE DEL LASER VIENE SCELTO

  • In base al colore dell’inestetismo da trattare (detto nei giusti termini, la lunghezza d’onda del laser viene scelta in base al cromoforo da trattare);
  • In base alla profondità dell’inestetismo (la lunghezza d’onda del laser viene scelta in base alla profondità dell’inestetismo da trattare).

I PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DEI LASER NELLA MEDICINA ESTETICA

I trattamenti laser sono scelti in base al principio della foto-termolisi selettiva, infondo l’abbiamo già detto sopra: il laser colpisce il colore bersaglio e quindi i tessuti di quel colore e lascia in pace i tessuti di altri colori (nei limiti del possibile).

Il foto-ringiovanimento, il tema principale di questo articolo, colpisce la melanina (i cromofori marroni), ed ignora tutto il resto (sangue e acqua presenti nella pelle). Ecco spiegato perché è tanto importante rispettare la regola di non trattare le pelli scure nel foto-ringiovanimento (ma anche nell’epilazione!).

LE TUE ASPETTATIVE

Il foto-ringiovanimento delle lesioni pigmentate benigne come le macchie dell’età attraverso laser virtualmente può essere eseguito in qualsiasi parte del corpo dove la lesione è presente. Viso, collo, petto, mani sono tra le aree più trattate.

I trattamenti con i laser in genere richiedono meno sedute rispetto alla luce pulsata (IPL) ma questo non va inteso come inefficacia del trattamento IPL bensì come scelta terapeutica che può essere giusta o sbagliata a seconda dei casi. In medicina estetica in alcuni casi può essere più indicata la luce pulsata, in altri il laser e per un risultato ottimale è bene sempre.

I VANTAGGI DEL FOTO-RINGIOVANIMENTO

Il foto-ringiovanimento offre risultati eccezionali in uno spazio di tempo relativamente ristretto se comparato a soluzioni topiche (creme) a base di retinoidi o idroquinone. Se comparato a laser ablativi come CO2, laser Erbium i tempi di recupero sono minimi ed anche i rischi legati alla natura del trattamento sono minimi.

trattamento pigmentazione elos

CAVITAZIONE

CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO

La cavitazione medica è un trattamento che sfrutta gli ultrasuoni al fine di modellare e ridurre il tessuto adiposo sottocutaneo. La cavitazione medica non è invasiva ed è assolutamente indolore per il paziente. È considerata un’eccelsa alternativa alla liposuzione chirurgica per la rimozione del grasso localizzato.

Il trattamento della cavitazione è locale e avviene tramite macchinari che emettono onde sonore, andando ad agire solamente nelle zone interessate per mezzo di un manipolo. Solitamente, le aree che vengono trattate con cavitazione medica sono quelle che presentano adiposità in eccesso come: addome, glutei, interno ed esterno coscia, fianchi, braccia e, nell’uomo, per trattare la ginecomastia adiposa (o pseudo ginecomastia).

LA CAVITAZIONE MEDICA E LE ONDE SONORE

La cavitazione prevede l’utilizzo di onde sonore in ambito medico. Il suono è una propagazione dell’energia nella materia tramite un’onda meccanica: tale propagazione causa una oscillazione del materiale in cui si propaga.

cavitazione medica

L’unità di misura della frequenza del suono è l’hertz (Hz), ossia il numero di cicli per secondo. In relazione alla frequenza, le diverse onde sonore vengono suddivise in tre categorie:

  • Infrasuoni, con una frequenza inferiore ai 20Hz, sono troppo bassi per essere uditi dall’orecchio umano;
  • Udibile, compreso fra i 20 Hz e i 20 KHz;
  • Ultrasuoni, con una frequenza maggiore ai 20 KHz, non sono udibili dall’uomo perché troppo alti; gli ultrasuoni vengono utilizzati in ambito medico per la cavitazione e per altre tipologie di trattamenti.

IL PRINCIPIO FISICO DELLA CAVITAZIONE

principio cavitazione

La cavitazione è un principio fisico che consiste nella formazione di bolle di vuoto all’interno di un mezzo liquido: queste bolle tendono ad implodere, liberando una grande quantità di energia (foto a sinistra).

In medicina estetica, la cavitazione ad ultrasuoni viene sfruttata per generare micro-bolle in grado di distruggere gli adipociti per implosione. Il rilascio di energia a seguito di questa implosione, causala frammentazione delle membrane cellulari, con la conseguente fuoriuscita di materiale lipidico nello spazio intra-cellulare che verrà poi fisiologicamente riassorbito dal sistema linfatico.

Poiché tutto ciò avviene grazie agli ultrasuoni, è facile comprendere come l’efficacia del trattamento di cavitazione derivi dalla frequenza del suono utilizzata. È importante ricordare che in presenza di un mezzo (liquido, gas, solido) gli ultrasuoni vengono trasmessi da una molecola all’altra: mano a mano che si propagano perdono energia a causa dei fenomeni fisici di assorbimento, riflessione ecc…

Di conseguenza, ad alte frequenze l’onda sonora dispone di meno energia per la propagazione attraverso il tessuto poiché la maggior parte della stessa viene assorbita. In relazione alla frequenza usata nel trattamento, la cavitazione può essere categorizzata in medica ed estetica.

LA CAVITAZIONE MEDICA

La cavitazione a bassa frequenza (30 – 70 KHz) è un trattamento eseguibile solamente da medici qualificati. Il motivo di questa misura di sicurezza non è tanto da ricercarsi nella mera frequenza utilizzata, ma dal coefficiente di penetrazione dell’onda sonora, per cui è necessario avere esperienza e una buona conoscenza dell’anatomia per evitare danni agli organi sottostanti.

LE NUOVE TECNOLOGIE

La tecnologia è andata avanti e sono entrate nel mercato macchine di cavitazione in grado di veicolare anche onde fino a 1MHz negli strati adiposi, grazie al principio della modulazione di ampiezza, ottenendo un segnale modulato che può andare dai 30 ai 70KHz partendo da una frequenza portante di 1MHz. Così facendo in aggiunta all’effetto meccanico si ottiene un effetto chimico e uno sviluppo di calore maggiore che ne migliorano ulteriormente i risultati. In questo caso si parla di riduzione del volume delle cellule adipose (figura a destra) grazie ad un potente effetto di permeabilizzazione delle membrane cellulari.

cellule - cavitazione

LA CAVITAZIONE MEDICA: I RISULTATI

La cavitazione medica può richiedere dalle 3 fino anche alle 10–12 sedute, in relazione alla fisiologia del paziente e alle zone da trattare. È bene ricordare che la cavitazione medica è un trattamento molto efficace, a patto che il paziente rispetti una equilibrata alimentazione e uno stile di vita sano. È anche consigliabile fare movimento in seguito ad una seduta di cavitazione in modo da permettere alla pompa muscolare di attivare il sistema linfatico e promuovere il riassorbimento tel materiale adiposo liberato.

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